Nato nel 1901, il Premio Nobel è arrivato alla sua 119° edizione. Dal 5 al 12 ottobre vengono proclamati rispettivamente i Nobel per la Medicina o Fisiologia, per la Fisica, per la Chimica, per la Letteratura, per la Pace e per l’Economia. Sui più importanti riconoscimenti a livello internazionale, attribuiti a personalità che si sono distinte nei diversi ambiti della conoscenza umana e che hanno portato benefici all’umanità con le loro ricerche, Cattolicanews pubblica i commenti dei docenti dell’Ateneo.

Il professor Antonio Gasbarrini, ordinario di Medicina Interna al campus di Roma dell'Università Cattolica e direttore del dipartimento di Scienze Mediche e chirurgiche della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, commenta il Nobel per la Medicina assegnato a tre studiosi: il virologo e medico americano Harvey James Alter dei National Institutes of Health, lo scienziato inglese Michael Houghton della University of Alberta e il virologo americano Charles M. Rice della Rockefeller University che hanno contribuito alla scoperta e allo studio del virus dell’epatite C. 

Una scoperta «rivoluzionaria per l'Italia, duramente colpita da questa malattia. Aver individuato la causa di queste epatiti prima 'misteriose' ha modificato la gestione di moltissimi malati, ma soprattutto ha portato all'esplosione della ricerca e alla scoperta dei nuovi antivirali diretti», i farmaci 'gioiello' contro l'epatite C che oggi «consentono di eradicare la malattia in oltre il 90% dei casi dopo solo 8 settimane di terapia orale», commenta a caldo con entusiasmo il professor Gasbarrini.