L’Università Cattolica spiega a giovani e a professionisti l’emergenza sanitaria legata al nuovo virus Covid-19. Con un obiettivo: fornire suggerimenti utili per limitare la diffusione del contagio.

Sbarcare su un nuovo canale social in un periodo “inedito” sotto tutti i punti di vista. È la sfida dell’Università Cattolica che da qualche giorno è approdata su TikTok, il social network cinese che spopola tra i più giovani, ma non solo. L’intento è mettere a disposizione dei ragazzi le conoscenze dei docenti delle 12 facoltà dell’Ateneo attraverso pillole video quotidiane con consigli pratici e spunti di riflessione per affrontare al meglio il momento che stiamo vivendo.

Un “format” semplice pensato per dare informazioni corrette sull’emergenza sanitaria Covid-19: dai consigli dei medici a quelli degli psicologi e dei pedagogisti fino a quelli di professori di diversi ambiti disciplinari con suggerimenti utili per riorganizzare in maniera nuova la routine quotidiana.

Le prime raccomandazioni arrivano dagli psicologi dell’Università Cattolica Guendalina Graffigna e Giuseppe Riva, rispettivamente docenti di Psicologia applicata al marketing sociale e di Psicologia della comunicazione. Nel suo video la professoressa Graffigna esorta a «restare a casa e a rispettare le regole» mentre il professor Riva mette in guardia dalle «fake news» suggerendo di «verificare sempre la notizia». Tra i primi contributi caricati su TikTok anche quello di Andrea Gaggioli, docente di Psicologia della comunicazione per le organizzazioni e il marketing. Il professore invita a non vedere il virus dappertutto e a utilizzare la comunicazione positiva: «Mettiamoci in ascolto degli altri e condividiamo esempi di altruismo, di speranza, di coraggio e di solidarietà». Offrire parole di conforto e utilizzare il dialogo per superare timori, spesso infondati, è anche il suggerimento di Emanuela Confalonieri, docente di Psicologia degli interventi in contesti educativi, che si rivolge così ai più giovani: «È più importante provare a dire e a chiedere che restare con domande a cui non si riesce a dare una risposta. Il problema è grande, ma parlarne può aiutare a sentirlo meno pauroso».

Accanto a questo “format” per “TikTok” – destinato ai giovanissimi e in particolare agli studenti dell’Università Cattolica – se ne affianca un altro sul profilo LinkedIn Unicatt pensato per un pubblico di professionisti. Sotto il nome “Le Voci delle Alte Scuole in tempo di crisi” sono raccolti i contributi in video dei Direttori delle otto Alte Scuole dell’Università Cattolica: Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo (Almed);  Alta Scuola Impresa e Società (Altis); Alta Scuola di Psicologia “Agostino Gemelli” (Asag); Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali (Aseri); Alta Scuola Federico Stella sulla Giustizia Penale (Asgp); Alta Scuola per l'Ambiente (Asa); Alta Scuola di Management ed Economia Agro-alimentare (Smea); Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (Altems).

L’obiettivo è dare una lettura approfondita di alcune delle maggiori tematiche legate all’emergenza sanitaria. Partendo dalle conseguenze della crisi sul sistema internazionale, affrontate da Vittorio Emanuele Parsi, direttore di Aseri, e proseguendo con il tema dell’infodemia, sviscerato da Mariagrazia Fanchi, direttrice di Almed, arriveremo nei prossimi giorni a parlare di educazione al rischio, di responsabilità individuale e sociale di impresa, di qualità dei legami interpersonali in tempo di distanza fisica, di engagement e di resilienza, per fare qualche esempio.

In cantiere anche il progetto “#AlumniUnicatt2020 nel cuore della realtà”, della community Alumni che raccoglie i laureati della Cattolica, e che si propone di dare voce agli ex studenti e professionisti di diversi settori: attraverso brevi video, racconteranno come sia cambiata la loro vita quotidiana e lavorativa in un’ottica di reazione, proattività e adattamento alla situazione. Un’occasione per restituire agli altri che cosa si può imparare anche da situazioni difficili.