Per molti è solo un insieme di norme, leggi e regolamenti. Eppure il diritto può essere raccontato anche attraverso le suggestive immagini pittoriche dell’arte. A testimoniarlo un’interessante e originale iniziativa editoriale raccolta nel volume dal titolo L’arte racconta il diritto e la storia di Roma (Pacini Editore, 2016), curata dalla professoressa Lauretta Maganzani, docente di Diritto romano nella facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Il libro sarà presentato lunedì 16 gennaio alle 11 nell’Aula Pio XI (largo Gemelli, 1 Milano).

L’autrice per la prima volta mette insieme la storia giuridica di Roma antica e la storia dell’arte, dal Medioevo ai nostri giorni, narrate specularmente in una sequenza di capolavori pittorici. Così il lettore è accompagnato in un itinerario storico, giuridico e artistico appassionante e coinvolgente, capace di svelare le radici più profonde della cultura occidentale, ma anche delle sue più perverse degenerazioni.

Dal XII secolo fino alla rivisitazione fascista, il mito di Roma mater legum viene presentato da una studiosa di Diritto Romano, con l’aiuto di alcuni studenti, attraverso lo sguardo dei pittori di ogni epoca, fedeli interpreti delle fonti antiche, ma anche capaci di rendere Romolo, Cesare, Giustiniano protagonisti simbolici dei loro tempi.

All’evento, promosso dal Dipartimento di Scienze giuridiche, interverranno tra gli altri Aldo Schiavone, dell’Università di Roma ‘La Sapienza’ dove è Principal Investigator di un progetto europeo dal titolo SIR (Scriptores Iuris Romani), e i professori della Cattolica Aldo Travi e Alessandro Rovetta, rispettivamente docenti di Diritto amministrativo e di Storia dell’arte moderna. Le conclusioni del dibattito, moderato da Stefano Solimano, direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche, sono affidate all’autrice del volume.

Alla realizzazione del libro hanno collaborato: Virginia Maria de Capitani, Edoardo Caglio, Davide Canzano, Stefano Didoni, Andrea Fogliani, Lucia Frattini, Maria Sofia Gasperini, Gabriele Giovannetti, Luigi Regazzoni, Irene Zappa.