di Stefano Baronchelli

L’alternanza-scuola lavoro è un modo per sperimentare il mondo del lavoro. Sia pure per un breve periodo e nell’alveo della didattica. Per un gruppo di studenti del Liceo classico “Cesare Arici” di Brescia l’esperienza si è trasformata in esperimento. Nel vero senso della parola, visto che alcuni ragazzi in alternanza-scuola lavoro all’Università Cattolica sono stati ospiti dei laboratori di Fisica del campus di Brescia. 

Sotto la guida degli universitari, gli “ariciani” hanno compreso e visto con i loro occhi la natura di alcuni importanti esperimenti che nel corso del tempo hanno consentito grandi passi in avanti nello studio della propagazione delle onde. Il primo riguardava il principio di Huygens-Fresnel, che costituisce uno strumento di calcolo molto utile, in quanto consente di determinare direttamente il fronte d'onda a un certo istante, una volta noto quello a un qualsiasi istante precedente (o successivo). 

Dopo aver compreso il fenomeno della diffrazione e averlo rappresentato su un grafico, il percorso degli ariciani nella conoscenza dei fenomeni luminosi è proseguito nel nome di Thomas Young, che con il suo esperimento nel 1801 dimostrò la natura ondulatoria della luce. Rappresentando la fase costruttiva e distruttiva delle onde, sono passati allo studio dell’interferenza, disegnando anche il grafico del fenomeno. 

Accanto al lavoro sperimentale nei laboratori di fisica, a un altro gruppo di studenti è toccato il compito di documentarlo. Mentre i primi si occupavano di comprendere e replicare gli esperimenti di Huygens e di Young, agli altri è stato chiesto di produrre un video in cui mostrare tutte le fasi teoriche e pratiche dello studio dei fenomeni luminosi. 

Niente di scontato o di banale: sotto la guida di due studenti dello Stars, Valeria Messi e Luca Sorsoli, gli studenti si sono preparati affrontando diversi aspetti della filmografia di importanti registi come Alfred Hitchcock, Clint Eastwood, Martin Scorsese e Quentin Tarantino, per capire, attraverso alcune scene dei loro capolavori, i concetti di inquadratura, di scena e di montaggio, che sono serviti per riprendere i compagni in laboratorio. 

Il lavoro si è svolto in due momenti: una prima fase, durante la quale i ragazzi dovevano capire come filmare e montare le varie scene e realizzare uno storyboard, con la rappresentazione grafica, sotto forma di sequenze disegnate in ordine cronologico, delle inquadrature. Alla fase creativa è seguita quella pratica, in cui gli “ariciani” hanno preso in mano la videocamera, improvvisandosi registi. Fino a provare a riprendere e a montare diverse scene, dopo aver compreso tutti i parametri che governano una corretta ripresa. 

E tutto questo progetto ora, insieme a un video a breve disponibile, è diventato anche l’articolo di chi scrive, studente in alternanza scuola-lavoro all’Ufficio stampa della sede di Brescia.