A Miami c’erano anche le bresciane Irene Guidi e Lucia Bertelli, studentesse al terzo anno della facoltà di Scienze linguistiche, fra i 25 migliori studenti selezionati dal progetto X-Culture, un percorso di apprendimento su scala internazionale progettato per fornire agli studenti l'opportunità di acquisire esperienze dirette, lavorando in collaborazione virtuale internazionale. Un modo per preparare gli studenti sul campo, perché imparano a fare un progetto per un’azienda vera.

È quello che hanno fatto per una settimana Irene e Lucia; lavorando in gruppi diversi, hanno elaborato proposte di business assegnate loro da una multinazionale, la Seminole Hard Rock Hotel & Casinò. Hanno così verificato sul campo anche il proprio CQ Cultural intelligence index che comprende la conoscenza delle culture, capacità di adattamento, di comprensione, capacità di leadership e dunque di adattamento alle diverse culture. Tutti elementi chiave nell’interazione, relazione, vendita con interlocutori di paesi differenti per fare business.

«Ci hanno assegnato delle sfide – racconta Irene- il mio gruppo doveva fare delle proposte marketing su come attirare i più giovani, i Millenials verso i giochi del Casinò»
Lucia, invece, ha ideato delle attività da proporre ai turisti che sbarcano dalle crociere a Miami, essendo questa una città di snodo per molte altre destinazioni.

«Alla fine dei cinque giorni abbiamo presentato le idee elaborate ai dirigenti e proprietari della Hard Rock Company, i quali hanno molto apprezzato il nostro lavoro al punto che, molto probabilmente, qualche nostro progetto verrà realizzato dalla società. È stata una settimana ricca di emozioni, abbiamo conosciuto persone importanti e teso una fitta rete di relazioni e di questo ringraziamo Vas Taras, l’ideatore di X-Culture».

Non succede tutti i giorni – dice Lucia molto compiaciuta – di presentare le tue idee ai proprietari dell’Hard Rock e di lavorare con studenti selezionati e molto competitivi che ti costringono a dare il massimo soprattutto nella capacità di problem solving. Anche perché ognuno di loro voleva davvero vincere la sfida».

Arricchite da questa esperienza internazionale ora le due studentesse hanno le idee più chiare su cosa fare dopo la laurea triennale.