Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo su Cattolica News brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno accompagnati da un’immagine scelta in rete.
Vangelo di Marco (Mc 13,33-37)
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«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. […] Lo dico a tutti: vegliate!» (Mc 13,33.37). Difficile pensare che questo invito di Gesù, che nel Vangelo di Marco precede immediatamente il racconto della Pasqua, non sia un invito a "vegliare" affinché il suo amore non rimanga incompreso, sopraffatto dal sonno e persino venduto.
Dio, infatti, sembra amare diversamente. Nel 1942, Simone Weil scriveva: «Dio attende con pazienza che io voglia infine acconsentire ad amarlo. Dio attende come un mendicante che se ne sta in piedi, immobile e silenzioso, davanti a qualcuno che forse gli darà un pezzo di pane. […] Il tempo è l'attesa di Dio che mendica il nostro amore». E la filosofa francese prosegue: «Dio e l’umanità sono come un amante e una amante che si sono sbagliati circa il luogo dell’appuntamento. Ciascuno è lì prima dell’ora, ma sono in due posti diversi, e aspettano, aspettano, aspettano. Lui è in piedi, immobile, inchiodato al posto per la perennità dei tempi. Lei è distratta e impaziente. […] Dio è l’attenzione senza distrazione» (Quaderno XIV).
Claudio Stercal
docente di teologia