Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo su Cattolica News brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno accompagnati da un’immagine scelta in rete.
Vangelo di Giovanni (Gv 1,45-51)
Ascolta "«Vedrai cose più grandi di queste!»" su Spreaker.
La risposta di Gesù a Natanaèle: «Vedrai cose più grandi di queste!» (Gv 1,50), racchiude un profondo significato evocativo, prefigura apertura, crescita, trasformazione e innovazione.
Natanaèle era probabilmente uno scriba, uno studioso, che all’ombra del fico leggeva, meditava e ricercava. Ebbene, per ogni professore, educatore e studente questa affermazione richiama una continua ricerca, faticosa ma gratificante, un’apertura al miglioramento e al nuovo che arricchisce l’esistenza. E ciò vale per ogni donna e ogni uomo, qualunque sia la sua età, professione, condizione sociale e il luogo in cui vive.
Un noto film del 2006 con Will Smith aveva come titolo La ricerca della felicità. Tutti noi, con i nostri limiti e le nostre imperfezioni, siamo cercatori di quella Verità che conforta e rende felice, gioioso e positivo l’animo e si trasmette a ogni persona che incontriamo, in famiglia e nei luoghi di lavoro.
Non stancarsi mai di scoprire, conoscere e osservare è un’indicazione preziosa per la nostra vita. Ci indica la strada per migliorare sempre, per essere capaci di riconoscere le meraviglie che ci circondano ed essere aperti e disponibili a vedere quelle «cose più grandi» con le quali Gesù sempre ci stupisce.
Marco Oriani
Docente di Economia delle aziende di credito
Facoltà di Economia