Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo su Cattolica News brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno accompagnati da un’immagine scelta in rete.


Vangelo di Giovanni (Gv 12,24-26)

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Quello di oggi è un Vangelo che evoca la morte, esperienza spesso esorcizzata, quasi non dovesse mai sopraggiungere, sfidata sul confine tra reale e virtuale, quasi fosse anch’essa reversibile al pari di molte “scelte” sempre meno definitive. Ma il monito che solo morendo il chicco porta frutto è in realtà celebrazione della vita.

Non una vita consumata dall’ossessione di preservare la nostra illusoria libertà, misurando il dare e l’avere, centellinando gli sforzi, evitando di concedersi troppo, navigando a vista. Ma una vita capace di non avvilirsi anche se i progetti falliscono e le ambizioni restano disattese; di perseverare nel combattere la buona battaglia, riconoscere i propri errori e fallimenti, imparare a perdonare e a perdonarsi.

La competizione individualistica nobilitata dalla retorica meritocratica e il serpeggiare di un narcisismo autoreferenziale hanno reso la nostra società vittima di una crisi di generatività. Ma il seme che morendo porterà frutto ci invita a riconoscere nella fragilità un tratto costitutivo della nostra condizione, a offrire una seconda chance a chi s’è perso per strada, a spezzare le logiche della rivendicazione e della vendetta, a gettare il cuore oltre l’ostacolo, a passare le consegne a chi verrà dopo di noi. E a generare nuova vita.

Laura Zanfrini
Docente di Sociologia dei processi economici e del lavoro
Facoltà di Scienze Politiche e Sociali