Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo su Cattolica News brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno accompagnati da un’immagine scelta in rete.


Vangelo di Matteo (Mt 16,13-20)

Ascolta "Il tempo della libertà" su Spreaker.

Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo. Un paradosso. Dopo giorni, mesi, anni trascorsi insieme, Gesù chiede a coloro che l’avevano seguito fin dal primo momento di non rivelare a nessuno la Sua identità. Perché?

Sarebbe stato facile per Gesù presentarsi subito di fronte a quei pescatori della Galilea, così come a chiunque altro, affermando di essere il Figlio di Dio. Ma, molto probabilmente, l’avrebbero preso per pazzo. E, dopo essersi voltati dall’altra parte, se ne sarebbero andati via scrollando la testa.

Invece, Egli sceglie un altro metodo. Un metodo più tortuoso. Gesù punta tutto sulla libertà di coloro che aveva scelto. E sul valore del tempo come ambito della libertà. È nel mangiare, nel parlare, nel viaggiare con Lui che i discepoli ottengono una certezza inscalfibile (come la pietra) sulla sua identità.

Oggi, come duemila anni fa, il metodo è sempre lo stesso. Ognuno di noi deve prendere una posizione di fronte a Cristo. Familiari, amici, colleghi. Siamo circondati da testimoni. Non ci rimane che prendere sul serio la sfida. Il tempo della libertà ci condurrà a rispondere alla domanda: «Ma voi, chi dite che io sia?» (Mt 16,15).

Luca Gino Castellin
Docente di Storia del pensiero politico internazionale
Facoltà di Scienze politiche e sociali