Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo su Cattolica News brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno accompagnati da un’immagine scelta in rete.
Vangelo di Matteo (Mt 13,18-23)
Ascolta "Il “buon” seminatore" su Spreaker.
Da bambina avevo un libro di catechismo dove ogni parabola era illustrata. Guardavo e riguardavo quelle figure e ricordo ancora quella del seminatore che chiamavo il “buon seminatore”, forse accostandolo al “buon samaritano”. Era un contadino dall’aria mite, con un grande cappello giallo, che spargeva i semi generosamente; e pazienza se uscivano dal campo. Mi pareva “buono” ma non particolarmente abile.
Ma è proprio rispetto all’abilità del seminatore che questa pagina di Vangelo offre un’indicazione preziosa: il seminatore getta, dona, propone il seme senza apparentemente preoccuparsi di sciuparlo, senza preoccuparsi delle possibili risposte del terreno. Agisce così perché è ben consapevole della forza di quel seme, è fortemente convinto della sua potenziale produttività. Ed ha ragione. Il terreno può non accogliere il seme, può accettarlo nella forma, ma non nella sostanza, può accoglierlo inizialmente, ma non dargli spazio per crescere. Per contro dove il seme attecchisce produce «il cento, il sessanta, il trenta per uno» (Mt 13,23), sempre tantissimo. La sua fiducia lo fa apparire forse poco abile, ma il raccolto gli dà ragione.
Claudia Rotondi, docente di Economia dello sviluppo, Facoltà di scienze politiche e sociali