Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo su Cattolica News brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno accompagnati da un’immagine scelta in rete.
Vangelo di Luca (Lc 5,1-11)
Ascolta "La barca e la rete" su Spreaker.
«Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca» (Lc 5,4). Questo passaggio dal singolare («prendi») al plurale («gettate»), dall’individuale al collettivo, introduce due simboli centrali in questo brano: la barca e la rete. Due metafore di forme di aggregazione sociale che sono anche al centro della riflessione sociologica.
La barca è protagonista del brano: è immagine della Chiesa e della comunità. È un luogo piccolo e fragile, dove si sta tutti insieme, che porta da una sponda all’altra. Anche qui c’è il gioco dal singolare al plurale: Gesù sceglie la barca di Simone ma, dopo la pesca, la seconda barca viene chiamata in aiuto.
La rete è fatta di connessioni, permette di raccogliere e non disperdere, ma consente anche di portare a riva e di dare un importante contributo alla vita. Negli ultimi anni, la società viene spesso rappresentata come rete, dove le persone sono nodi e i legami che li tengono uniti sono deboli. Si è persa invece la seconda azione presente in questo brano: la rete tira fuori dall’acqua, eleva, pesca l’uomo dall’abisso e lo porta alla luce, alla vita.
Ivana Pais
Docente di Sociologia economica
Facoltà di Economia